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FF Il mostro della luna

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BK-81's avatar
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„Nonno, sono tornato! Guarda che ho trovato! Lo cucineremo per cena!", chiamò il ragazzino pieno di gioia, mentre agitò le mani per incitare quel uomo a guardarlo. Il bambino aveva i capelli neri come la pece e sparati in tutte le direzioni, ma questo non era la cosa più notevole. Il suo marchio distintivo più grande era la lunga coda marrone e pelata. Un altro fatto interessante era che trascinata dietro di se niente meno che un lupo!
"Bravo, Goku! Sei stato bravissimo!", rise l'uomo anziano accarezzando la testa del bambino. L'uomo si chiamava Son Gohan.
Goku portò la sua preda dentro alla loro piccola capanna, era un edificio molto povero e semplice, ma loro due non chiesero di meglio. In quella foresta fitta e selvaggia era l'unico segno di cultura umana nel raggio di moltissimi chilometri.
Subito il bambino tornò fuori e si posizionò davanti a suo nonno.
"Nonno Gohan, ora è l'ora per gli esercizi!"
"Ho capito… aspetta che arrivo… tu puoi riscaldarti intanto!"
"Va bene…!", rispose il bambino educato e corse verso un piccolo prato vicino alla capanna, mentre Son Gohan finì di tagliare la legna; nonostante la sua età era ancora in una forma tale da far invidia anche ad un atleta giovane.
Poco dopo si aggiunse al suo nipote negli esercizi di riscaldamento, e alla fine di due fecero alcune Kata per prepararsi all'allenamento vero e proprio. Eh si, i due si allenavano negli arti marziali.
"Goku, devi concentrarti di più! Sei troppo agitato! Ecco, guarda! Con calma…", venne corretto il piccolo Goku. A fatica ripeté quei passi del Kata con la calma prescritta, ma non ci vollero molti secondo finché tornò ai suoi modi frettolosi. "Goku! Concentrati! In una gara la concentrazione è tutto!"
Dopo i Kata alla fine arrivò la parte preferita del ragazzino: la lotta libera. Mentre l'anziano maestro assunse una posa speciale Goku aspettò il primo colpo con una positura aperta. Tante volte Gohan aveva predicato di cambiare, ma non si è mai lasciato dissuadere. Forse in futuro avrebbe cambiato le sue abitudini.
"Bene! Forza, attacca!"  
"Arrivo, nonno!"
Goku fece un balzo di cinque metri e attaccò con un calcio volante, la Gohan lo parò con l'avambraccio e prese la gamba per lanciarlo a terra.
"Ma che cos'era?! Dai, riprova! Sai fare di meglio!", rise l'uomo alla faccia di Goku imbronciato.
"Arrivo! Prendi questo!!!"
Nuovamente Goku saltò addosso all'avversario, stavolta con una raffica di pugni. Nonostante la loro velocità Son Gohan le parò tutte e contrattaccò con un pugno, che a sua volta che centrò il bambino al mento.
"Ahia!!! Che botta… ora ti faccio vedere…!", si lamentò Goku e carico il suo destro. "Carta… Forbici… SASSO!!!"
Con tutta la sua forza saltò addosso a Gohan, che alla vista del pugno carico si limitò a scansarlo, cosi che per l'impeto Goku fece un volo di alcuni metri e cadde terra.
"Ma perché…??? Uffa, perché non funziona…?", si arrabbiò il piccolo lottatore, mentre si alzò in piedi.
"Ehehehe… vedi… devi guardare meglio il tuo avversario… il tuo pugno è potente, ma lento. Ma sei stato bravo. Dai, riprova!", spiegò il maestro sorridendo e con grande calma. Conosceva molto bene la carenza di pazienza del suo nipote oltre alla suo grande talento per la lotta.
Un talento sopranaturale. Goku aveva solo 9 anni, ma la sua forza era superiora di molto a quella di un uomo adulto. Per un attimo Gohan pensò a quel giorno di otto anni e mezzo fa, quando aveva trovato Goku nel ben mezzo della foresta. Era da solo, il modo di dire "piovuto dal cielo" non era una balla. Lo aveva trovato dentro una strana sfera metallica che dal canto suo era situata nel ben mezzo di un cratere fumante di cinque metri di profondità. Quante volte si era chiesto da dove veniva quel bambino… Dal cielo?
"Nonno, allora arrivo!", annunciò il bambino, quella frase riportò l'uomo alla realtà.
"Va bene! Impegnati!"

L'allenamento durò fino al calare del sole, fino a che arrivò l'ora della cena. I due mangiarono la carne del lupo arrosto, non era tanto raro in quella casa mangiare roba del genere.
"Goku, oggi c'è la luna piena. Lo sai cosa vuol dire?", lo avvisò Gohan ad un tratto molto serio.
Goku sollevò lo sguardo dal pasto e annuì. "Si, stanotte arriva il mostro della luna piena! Vedo stare in casa e non guardare fuori! Ho capito, nonno!"
"Bene. Bravo.", sospirò il nonno e ritrovò il suo solito sorriso calmo e sapiente. Questa conversazione si ripeteva ogni mese alla vista della luna piena. Con orrore Gohan si ricordò dell'ultima volta, quando quel "mostro della luna piena" era venuto. Era riuscito a fermarlo a gran fatica, una grossa cicatrice alla schiena ne era una perenne testimonianza. Ma il pericolo non era mai stato disseminato. Con grande preoccupazione osservò come Goku finì il suo pasto con il suo solito appetito.
"Bene, ora lavati la faccia e i denti, poi a nanna! Domani ti faccio vedere una cosa interessante!"
"Va bene, nonno!"

Goku obbedì come sempre e andò a letto presto, Gohan chiuse bene tutte le finestre affinché neanche un filo di luce potesse entrare nella piccola stanza. Anche lui si sdraiò sul suo letto e osservò suo nipote con aria preoccupata, e aspettò in silenzio finche non si era addormentato profondamente. Dopo dieci minuti il respiro calmo e monotono indicò che Goku si era recato nel mondo dei sogni.
"Bene…", pensò Gohan. "Ora che dorma non lo sveglia neanche una cannonata… sembra che anche stavolta vada tutto bene…"
Nonostante tentò di restare sveglio dopo un'ora le sue palpebre divennero di piombo e si addormentò come un ghiro.

Quel sonno tranquillo durò solo alcune ore, cosa insolita in casa Son. Goku si agitò nel sonno, evidentemente stava sognando una cosa spiacevole.
"No… no… esplode… luna… no… mostro…", bisbigliò piano, poi si sveglio di scatto. Stava sudando e aveva il fiatone, ci mise alcuni secondi per capire dose si trovava. Nonno Gohan non si era svegliato.
Piano si rigirò nel letto, ma ormai non poté più addormentarsi. Poteva girarsi nelle posizioni più assurde, ma niente. Sfortuna volle che il suo sguardo cadde su un delle quattro piccole finestre, tra cui cadde un piccolo raggio di luce. Stranamente quel raggio lo incuriosì a tal punto che Goku si alzò e sbirciò fuori per vedere da dove proveniva. Non potendo vedere niente con passo felpato andò verso la porta e guardò fuori da li.
Lo scricchiolio della porta sveglio Gohan bruscamente dal suo sonno, subito guardò verso il letto di Goku e notò con terrore che era vuoto.
"Goku, no! Ti avevo raccomandato di non uscire!", gridò in cerca di suo nipote. Nella porta vide alla fine la coda del ragazzino che si muoveva. "Goku! Torna dentro! Arriva il mostro!", ma Goku sembrò di non sentirlo. Ora il sangue dell'uomo era pieno di adrenalina dalla paura, Gohan scattò in avanti per tirare dentro il nipote, ma questo si allontanò.
"Nonno Gohan… perché c'è cosi tanta luce anche se c'è notte?", sentì la voce di Goku già lontana.
"Goku!!! Ti ordino di tornare dentro! Mi senti???", gridò Gohan ora in preda al panico.
Rincorse suo nipote che si trovava nell'ombra creata di un albero, la luna piena alta nel cielo. Ma un passo ed era uscito dall'ombra e venne irradiato in pieno dai raggi della luna.
"Che bella la luna piena…! Non la ho mai vista…" Gohan si accosciò davanti a Goku e lo copri con il suo mantello. "Nonno, che fai?"
"Niente… ti proteggo dal mostro… vieni, ora torniamo dentro…", spiegò Gohan agitato e tentò di spingerlo a forza verso la capanna, ma un tratto il bambino si irrigidì. "Goku!!! Vieni!!! Ti prego!!!"
Ma ormai non era più in se. Fissò come ipnotizzato quella sfera luminosa in cielo, i suoi occhi si erano tinti di un rosso sangue, i battiti del suo cuore sembravano dei tamburi. Prima che il nonno poté fare qualcosa una strana metamorfosi avvenne. Il corpo del bambino si gonfiò paurosamente stappando i vestiti che aveva addosso, il suo viso si distorse mostrando dei canini simili ad una bestia. Di più: Goku crebbe in statura e tutto il corpo si ricoprì di un pelo marrone fitto. Gohan osservò la scena impaurito e impotente, ormai Goku aveva ottenuto un'altezza di circa dieci metri. Era diventato uno scimmione spaventoso e incredibilmente aggressivo, il mostro della luna piena.
"GOKUUU!!!! Mio dio, calmati! Sono io, nonno Gohan!!! Ti prego!!!", gridò a squarciagola, ma Goku non lo sentì. Un suo urlo fece tremare tutta la foresta, tutti i animali si svegliarono e cominciarono a scappare paurosi. Un suo pugno sradicò una decina di alberi centenari, il suo piede ridusse in ceneri un masso di molte tonnellate. Gohan dovette fare un balzo di quindici metri per scansare gli alberi cadenti e evitò di essere colpito da un masso spaccandolo con un pugno. Ma non era veloce abbastanza, in un momento di distrazione venne colpito dalla coda dal mostro e scaraventato a terra. Nonostante una ferita sanguinante sulla fronte si alzò e tornò sotto gli occhi del nipote trasformato.
"Goku! Smettila!!! Calmati!!! Torna in te!!!"
Come risposta Goku gli tirò un masso che aveva alzato, per un pelo non schiacciasse suo nonno. Con terrore il maestro si accorse che nuovamente la forza di Goku si era moltiplicata, ora era un avversario troppo forte per lui. Ormai gli rimase una sola cosa da fare…
"Goku… Perdonami…! Lo faccio per il tuo bene…!"
Aspettò un momento di calma in questo inferno, nella sua furia Goku travolse la foresta, i monti vicini e anche la sua capanna. Su un sasso si concentrò fino all'ultimo, i suoi muscoli si gonfiarono visibilmente.
"Perdonami…", sussurrò per poi gridare: "KA…. ME… HA… ME…."
Una sfera di luce azzurra comparì nelle sua mani che crebbe fino ad una grandezza di una palla di basket. "HAAAA!!!"
Una cometa di luce sfrecciò nella notte e investì Goku colpendolo al petto, un urlo di dolore risuonò nel buio, ma Gohan insistette.
"Cadi! Ti prego, cadi!!!"
Ma non cadde. Goku parò la sfera energetica e la fece tornare indietro al mittente. Con un balzo della disperazione Gohan si scansò all'ultimo momento, la sua onda Kamehame si schiantò al suolo provocando un'esplosione enorme che tinse la foresta in una luce rossastra.
"Ma… maledizione…! In… incredibile…!", sbuffò Gohan sfinito alla vista dello scarso risultato della sua azione. L'ultima volte con questa tecnica aveva potuto rendere Goku scimmione incosciente, ma evidentemente ora era diventato troppo forte. E, cosa più pericolosa, ora era a corto di energia. E aveva davanti a se un mostro scimmia arrabbiato. Ma Goku non lo lasciò riprendere il fiato, gli lanciò contro una pioggia di sassi e tronchi, che Gohan evitò a malapena. La stanchezza si fece sentire, alcuni sassi gli procurarono delle leggere ferite.
"Dannazione… Devo… devo resistere fino al sorgere del sole…!", fu l'unico pensiero del saggio Gohan. Ma era più facile dirlo che farlo… anzi, era impossibile. Con grande fracasso Goku ridusse in polvere un masso della grandezza di una casa e con esso deviò il corso di un piccolo fiume.
"La coda… devo provare… a tagliare la coda…", balzò in mente a Gohan. Si era accorto che una volta Goku si era lamentato di forti dolori e di perdita di energia quando per sbaglio gli aveva stretto la coda. Forse era questa la soluzione!
Mentre Goku scatenò la sua furia Gohan si portò dietro di lui e aspettò il momento opportuno. Goku lasciava la coda libera, cosi era un bersaglio facile. Concentrò la sue energia residua nella mano, negli suoi occhi brillarono delle lacrime. Era costretto ad affrontare in questo modo suo adorato nipote…
"Goku… perdonami…"
Quando Goku si trovava davanti a lui saltò in avanti, mirando bene alla sua coda. Era già vicino, già poteva sentire come la sua mano tagliava la sua carne, ma era solo un'illusione. Con orrore notò che Goku lo aveva visto e forse aveva intuito il suo scopo, ma ormai non poteva più fermarsi.
Quel pugno lo colpì in pieno, quando Gohan venne scaraventato contro una roccia era giá svenuto. Goku lo perse di vista dato che il suo avversario era caduto ai piedi di una rupe nascosta da alberi, perciò perse il suo interesse. Era stato un secondo, ma questo secondo avrebbe cambiato il corso della sua vita, ma in quel momento Goku non si rese conto del suo operato.
Per fortuna anche la notte più cupe è destinata a finire. Il sole del nuovo giorno illuminò quella scena di distruzione. Nessun rumore era percepibile, neanche un uccello cantò. E sopra tutto, nessun scimmione.
Dopo la scomparsa della luna Goku era tornato alle sue sembianze umane e si era addormentato nudo com'era ai piedi di una rupe vicino a casa sua. Ora che il sole era sorto i suoi raggi lo irrittarono i suoi occhi e alla fine si svegliò. Dopo qualche secondo di disorientamento si guardò intorno è notò la devastazione.
"Ma… che è successo qui? È passato un tifone?"
Si alzò e cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di casa sue e di suo nonno. Trovò i resti della sua capanna schiacciati da un masso, i suoi pezzi erano sparsi in giro.
"Nonno! Dove sei? Nonno!!! Sono io, Goku!!!"
Ma niente, solo il silenzio più assoluto. Guardò dietro ad ogni sasso e albero, ma ancora niente, ora si stava preoccupando seriamente. Il mostro della luna piena lo aveva portato via?
Ora cominciò a cercare più lontano, intanto si era coperto il corpo nudo con uno straccio trovato in giro. Arrivò ai piedi di una rupe, quando sentì una voce debole:
"Go… Goku… So… sono qui…"
"Nonno!!!"
Goku corse nella direzione della voce, ma quando la raggiunse si spaventò non poco. Davanti a lui giaceva suo nonno, coperto di sangue. Era evidente che era in fin di vita.
"Nonno! Che è successo??? Chi ti ha ridotto cosi?", chiese Goku tra le lacrime. Gohan aprì gli occhi a fatica e guardò suo nipote tra il sangue e le lacrime.
"Go… Goku… stai… stai bene… per fortuna…", riuscì a dire, ma poi venne interrotto da una tosse violente che gli fece sputare sangue.
"Nonno! Chi ti ha ridotto cosi??? Dimmelo!!!"
L'uomo non rispose subito. Poteva dirlo al bambino? Sapeva bene che per lui non c'era più speranza. No. Non lo poteva dire, sarebbe stato un colpo troppo duro per lui.
"Il… il mostro della… luna piena…."
"Cosa??? Dov'è? Maledetto… perdonami… tutto perché sono uscito… Perdonami, nonno…!", gridò il piccolo Goku e scoppiò in lacrime, mente appoggiò la sua testa sul busto del nonno. Con le ultime forze Gohan accarezzò i suoi capelli e sorrise.
"Go… Goku… sei… un bambino… speciale…Cresci forte… e vivi…! Il mondo è vasto… Ti… ti lascio la mia sfera… quella che ti piace tanto…. Lei ti proteggerà, mio nipote… Ti voglio bene…, ricordalo."
Gli sguardi dei sue si incrociarono per l'ultima volta, poi Gohan chiuse gli occhi espirando la sua anima. Morì con il sorriso sulle labbra…
"NONNO!!! NO!!! Non lasciarmi!!!! NONNO!!!"

Due anni dopo Goku tornò dalla pesca alla sua capanna ricostruita, quando incontrò una strana ragazza dalla città con degli aggeggi ancora più strani…
Sorry, only italian!!!

Una piccola fanfiction sulla morte di nonno Gohan per mano di suo nipote... sarebbe bello poterlo trasformare in un doujinshi...

DRagonball (c) Akira Toriyama
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Comments7
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freesoul93's avatar
complimenti! hai descritto una delle piu tristi e interessanti scene di dragonball, anche molto bene..quando è morto nonno gohan è stato il pezzo piu commovente!
complimenti anche per il disegno:)